martedì 7 giugno 2022

A spasso in Val Gerola

Penso ci sia una sorta di calamita nell’Universo che attiri vicendevolmente le persone che hanno nella testa delle idee malsane; altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui ad ogni uscita che facciamo ci sia sempre qualcuno di nuovo ad aggiungersi e, cosa ancora più preoccupante, a ripresentarsi ancora la volta successiva.

Questa volta ci sono anche Stefano e Andrea che apparentemente sembrano due persone normali; però il fatto che si facciano trovare alle 5 del mattino a Morbegno per farsi un giro di una sessantina di km è un evidente segno che qualche problema (serio) lo debbano avere anche loro.

Siamo in sei a partecipare a questa scampagnata che prevede l’attraversamento di mezza Val Gerola partendo da Morbegno; valle che, giusto per dare una precisa collocazione geografica, si sviluppa proprio alla destra di Morbegno (per chi arriva da Milano).

Ecco, la geografia, punto abbastanza dolente per la maggior parte di noi, ma non per il Tractor (al secolo Andrea Galli) che, con la consueta pazienza, ci spiega la tale cima, il tale lago, la tale cresta… "fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza..."  insomma, come un novello Ulisse ce la racconta e cerca di erudirci un po'; noi ascoltiamo e guardiamo con attenzione, la stessa attenzione di un gruppo di mucche ferme a guardare un treno che passa. 
Riusciamo a fare anche domande improbabili e nonostante tutto ci vengono date risposte sensate (almeno così ci piace pensare).

Comunque, tra un’assurdità e l’altra, ci passano davanti agli occhi posti davvero incantevoli: Cima Rosetta sopra il paese di Rasura, le Dighe di Trona e di Inferno incastonate tra le pietraie e il Pizzo dei 3 Signori che domina sulla valle e tutti i suoi paesini; aggiungiamoci poi quel profumo di alta montagna che ti entra dentro e il capolavoro è servito.

Con questi ingredienti non è più una semplice camminata ma diventa qualcosa di molto simile alla Poesia.

Ci sarebbe da fare la cronistoria di tutta la giornata ma vuoi che alcune cose risulterebbero abbastanza censurabili, vuoi che altre potrebbero annoiare il lettore e allora meglio soprassedere; in più, ad essere sinceri fino in fondo, faccio davvero fatica a scrivere di questo posto perché avendoci trascorso tante estati da ragazzino ne darei una visione così di parte che qualcuno potrebbe pensare che stia descrivendo le Dolomiti.

Quindi meglio lasciare che siano le foto a descrivere il tutto, così che non mi si possa accusare di aver venduto della tolla per oro; perciò, se in futuro qualcuno deciderà di visitare questa piccola perla che unisce la Valtellina alla provincia di Lecco e di Bergamo non potrà certo farmene una colpa.
 

P.S. Il Pizzo dei 3 Signori non è che domini proprio su tutta la Valle perché in molti punti non lo si vede proprio. Mi sono preso una licenza poetica; lo specifico giusto per qualche esperto di geografia che potrebbe farmelo notare…

 

 

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